9Riconfermato per il 2021 e 2022 il Bonus pubblicità, ovvero il credito di imposta per quotidiani e periodici, anche digitali, previsto dalla manovra finanziaria.
Rispetto alla norma originaria, la nuova agevolazione esclude alcune categorie di mezzi di comunicazione, tra cui le emittenti televisive e radiofoniche locali. Escluso anche il web, con l’eccezione di giornali e periodici online.

La proroga del sostegno alle imprese editoriali è contenuta nella Legge di bilancio n. 178/2020 approvata a fine anno dal Parlamento (art. 1 comma 608): la norma prevede un credito d’imposta del 50% sugli investimenti pubblicitari effettuati dalle aziende editoriali che può essere utilizzato in compensazione delle tasse da pagare, attraverso il modello F24.
Con la Legge di bilancio sono state mantenute le misure in deroga previste dal D.L. Rilancio, che prevedono uno sconto su tutti gli investimenti pubblicitari sostenuti e non solo sulle spese incrementali rispetto all’anno precedente.

La domanda per accedere al bonus dovrà essere presentata in via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2021, salvo proroghe. Le modalità attuative restano quelle stabilite dal dal Dpcm 90/2018, consultabile sul portale del Dipartimento per l’editoria.

Per questo incentivo sono stati stanziati 50 milioni di euro l’anno nella manovra finanziaria. Qualora le risorse non dovessero essere sufficienti a coprire tutte le richieste la ripartizione avverrà in percentuali.

Inoltre, le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che hanno prenotato il Bonus pubblicità appena concluso, dovranno confermare gli investimenti pubblicitari realizzati e già dichiarati attraverso una comunicazione da inviare all’Agenzia delle Entrate tramite l’apposita piattaforma sul sito dell’ente. La dichiarazione potrà essere presentata direttamente o tramite professionisti, associazioni di categoria, CAF e altri soggetti fino all’8 febbraio.