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Fiorentini al fianco di Fondazione Umberto Veronesi per la lotta al tumore al seno

Ogni anno, solo in Italia, 55mila donne si ammalano di tumore al seno. Grazie ai progressi della ricerca scientifica, una diagnosi precoce consente alle donne colpite da questo tumore di guarire in oltre il 90% dei casi. Ma non ci si può fermare ed è importante continuare a sostenere la ricerca scientifica. “Dal 2016 rinnoviamo con grande convinzione la nostra collaborazione e sostegno a “, spiega Simona Fiorentini: “Con questa incidenza di casi, tutti abbiamo una donna, più o meno vicina, malata di un tumore tipicamente femminile.Noi stessi abbiamo vissuto un paio di casi in famiglia, e secondo le rilevazioni più recenti il tumore al seno colpisce una donna ogni otto nel corso della vita. Condividiamo con Fondazione Umberto Veronesi l’impegno a sostenere il lavoro di ricercatori impegnati ogni giorno sul campo per trovare nuove soluzioni di cura.” È il caso, ad esempio, di Roberto Ruiu, ricercatore presso l’Università degli Studi di Torino. Sarà lui nel 2022 a beneficiare del sostegno di Fiorentini Alimentari Spa al progetto “Pink is good” di Fondazione Umberto Veronesi, nato nel 2013 per finanziare la ricerca scientifica d’eccellenza contro i tumori tipicamente femminili e realizzare campagne dedicate all’importanza della prevenzione contro queste patologie. La collaborazione tra l’azienda Fiorentini e Fondazione è anche attenta a sostenere il lavoro di ricerca delle strutture di eccellenza presenti sul territorio piemontese, dove l’azienda ha sede da oltre un secolo. Obiettivo della ricerca condotta dal Dottor Roberto Ruiu sarà sperimentare una strategia che permetta di impiegare la terapia con Inibitori dei Checkpoint Immunologici (ICI) nella cura del tumore al seno. La terapia con inibitori dei checkpoint immunologici ha rivoluzionato il panorama dei trattamenti oncologici nell’ultimo decennio, poiché permettono di “sbloccare” le cellule del sistema immunitario così da aggredire il tumore in modo efficace. Alcune neoplasie, tuttavia, non rispondono in maniera efficace agli ICI, e tra queste c’è il carcinoma al seno.

La ricerca del Dottor Ruiu sperimenterà l’utilizzo di un farmaco in grado di inibire molecola xCT (conosciuta per la sua funzione pro-tumorale) insieme agli inibitori dei checkpoint immunologici (in modelli pre-clinici), allo scopo di rendere il tumore sensibile a questa terapia. I risultati di questa ricerca potrebbero porre le basi per l’utilizzo degli inibitori dei checkpoint immunologici nel tumore del seno, migliorando l’efficacia del trattamento e aumentando le opzioni terapeutiche a disposizione delle pazienti. Dichiara in merito il Dott. Ruiu: “È importante avere fiducia nella ricerca perché, anche se i risultati non sono sempre immediatamente tangibili, il progresso scientifico si costruisce passo dopo passo, e i risultati di diverse ricerche possono incastrarsi tra loro come le tessere di un puzzle che un giorno restituiranno finalmente l’immagine di una terapia efficace contro il cancro”.

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